Nell’ultima tappa del mio viaggio vi indico cosa vedere a Cusco “l’ombelico del mondo” in Perù perché in passato è stata la capitale dell’impero Inca e si trova a 3400 metri d’altezza.
Un’informazione: per visitare molti dei suoi musei e i siti archeologici nelle vicinanze, è stato creato un biglietto integrato valido per dieci giorni , valutatene l’acquisto.
Mi chiedo: “Cosa vedere a Cusco l’ombelico del mondo in Perù?”.
Per prima cosa inizio a percorrere la strada principale che porta nella piazza principale e mi fermo nelle varie bottegucce che vendono souvenir, per cercare qualche ricordino da portare ai miei amici e trovo delle belle calamite decorate in stoffa e due bellissimi paia di orecchini molto colorati in stile peruviano, che tengo come ricordo.
Dopo una lunga passeggiata finalmente arrivo in Plaza De Armas e mi trovo a bocca aperta per lo stupore. È un bellissimo esempio di architettura coloniale spagnola ed è caratterizzata da portici in legno che la circondano, al cui interno si trovano negozi di brand rinomati e al primo piano tanti ristorantini che affacciano sulla piazza.
Ma trovo veramente stupenda la Cattedrale patrimonio mondiale dell’Umanità, costruita sopra quello che un tempo fu il palazzo dell’imperatore Inca Viracocha, composta da tre chiese: El Triunfo nella quale si può ammirare l’imperdibile Cristo Nero a cui però è vietato fare foto, El Templo De la Sagrada Familia e La Compañia del Jesús una delle più imponenti chiese barocche del Perù contenente un pulpito d’oro.
Al centro della piazza svetta una statua in bronzo, edificata per rendere onore a Pachacuteq uno dei più valorosi condottieri degli Inca che hanno reso grande l’impero.
Dopo aver visitato le chiese mi accorgo che è già l’ora del tramonto, così mi siedo su una panchina e in men che non si dica vengo avvolta da una luce rosa che illumina non solo l’intera piazza, ma anche la collina davanti a me mettendo in risalto le luci accese delle case, creando un’atmosfera magica che mi porta a dire: “Desidero che questo momento non passi mai, perché qui in questa piazza lontanissima dalla mia patria mi sento proprio a casa” e capisco anche perché Cuzco venga definita come “l’ombelico del mondo”. Immortalo questo attimo con una bellissima foto, poi euforica mi alzo per continuare il tour serale.
Voglio continuare la visita e mi chiedo: “Cosa vedere a Cusco l’ombelico del mondo in Perù?”. Addentrandomi nella cittadina scopro il rione pedonale caratteristico di San Blas chiamato anche il quartiere degli artigiani, formato da saliscendi con scalini in pietra che bisogna scendere con cautela, perché sono abbastanza scivolosi. Ai lati le piccole stradine in stile medioevale sono abbellite da piccoli negozietti che vendono oggetti di artigianato locale e che accompagnano il visitatore fino alla piazza del quartiere, nella quale si svolge il mercatino e si trova una bellissima fontana che di sera si colora. È possibile inoltre visitare le numerose gallerie d’arte contenenti le opere più famose degli artisti della città. Nelle vie traverse troviamo tanti piccoli ristorantini e barucci in cui è possibile degustare un delizioso caffè locale, prodotto con i chicchi di alta qualità provenienti da Quillabamba.
Vi suggerisco di cenare in uno dei ristorantini tipici, per assaggiare il piatto caratteristico di Cuzco che è il porcellino d’India. Non ci crederete ma viene presentato vestito con tanto di cappellino peruviano in testa, da vedere assolutamente ma anche da assaggiare, perché è veramente delizioso.
Alla mattina mi alzo di buon ora e mi chiedo: “Cosa vedere a Cusco “l’ombelico del mondo” in Perù”. Vado a visitare San Pedro un mercato coloratissimo e pieno non solo di abiti tipici peruviani, ma anche dei più svariati generi alimentari e moltissimi fiori, il tutto accompagnato da un’allegra atmosfera in cui si canta e si balla.
Di fianco al mercato troviamo la caratteristica chiesa di San Pedro ricca di preziose decorazioni e dipinti, in cui si può ammirare il soffitto in stile Mudéjar il cui rivestimento è costituito da un insieme di paglia, canne e fango sagomati in modo da sembrare travi di legno. Da non perdere inoltre l’altare intagliato nel legno di cedro e ricoperto da foglie d’oro e d’argento, che le forniscono l’appellativo di “Cappella Sistina delle Ande!!”.
Merita una particolare spiegazione il perché le Madonne, contenute nelle chiese peruviane, siano vestite con abiti a forma triangolare. La Madonna fin dai tempi antichi, fu identificata con la dea Pacha Mama ovvero la Madre Terra. Per questo viene raffigurata con lunghi abiti sontuosi come quelli delle principesse incaiche, con una caratteristica forma triangolare inequivocabile citazione della montagna intesa come luogo sacro. I preziosi vestiti che variano nei dipinti o nelle statue, riproducono quelli veri donati dai devoti che li comprano e li regalano alle parrocchie, per omaggiare la Madonna.
Mi perdo a girare tra le stradine della città che contengono diversi stili di abitazioni, alcune sembrano addirittura coloniali ed alcune vie invece sono interamente formate da pietre in caratteristico stile medievale.
Proseguo la mia visita chiedendomi: “Cosa vedere a Cusco l’ombelico del mondo in Perù?”. Nel pomeriggio vado a vedere il Museo Inka. Gli interni ospitano una ricca collezione di oggetti in metallo e in oro, gioielli, ceramiche, tessuti e mummie.
Continuo poi con la visita del tempio Coricancha. Dedicato principalmente al Dio Sole Inti, era il tempio più importante nell’Impero Inca. I muri esterni ed interni e i pavimenti del tempio erano coperti da fogli d’oro ed anche nel giardino vi erano statue d’oro. Le porte erano dorate, i muri costituiti da smeraldi. Oggi resta molto poco del tempio di Coricancha. Si possono vedere parte delle sezioni delle mura in pietra per le quali gli Inca erano famosi. Il museo interno espone alcuni manufatti ritrovati sul sito. Vi consiglio di andare a vederlo anche di sera, perché è illuminato in maniera molto suggestiva.
Continuo a girare per le stradine di Cusco chiedendo indicazioni agli abitanti del luogo che sono molto solari, allegri e disponibili. E’ bellissimo vedere i loro bellissimi vestiti colorati e le bombette ogni volta diverse per fogge e colori, portati dalle donne.
Nel pomeriggio vado a vistare il sito archeologico Inca di Sacsayhaman che svetta sulla città di Cuzco, dominandola. Venne costruito dall’imperatore Pachacutec nel VI secolo come centro cerimoniale. Anticamente la città di Cuzco se osservata dall’alto, sembrava un puma la cui testa era rappresentata proprio da Sacsayhaman. Da vedere nel sito sono i torrioni che si trovano lungo la parete principale, il tempio che era usato come nucleo delle cerimonie religiose dedicate al Dio Sole e le grotte sotterranee.
Si narra che alcune persone abbiano cercato di arrivare fino al fondo del tunnel più lungo ma non ci siano riuscite, forse perché la leggenda dice che portasse fino al tempio di Coricancha che si trovava nel centro storico di Cuzco e avesse le pareti ricoperte d’oro in onore di Inti il dio del Sole.
Il giorno in cui ho visitato il sito, c’era un raduno di monaci buddhisti che meditavano sulle pietre di questo luogo che loro considerano sacro. Ero stupita di vedere tante persone ferme e silenziose ed ordinate che stavano in preghiera.
Sarà perché il giorno in cui ho visitato la fortezza il cielo era pieno di nuvole grigie minacciose di pioggia, ma ho avuto all’inizio una sensazione di spaesamento, poi è spuntato il sole che mi ha fatto contemplare la bellezza di questo luogo costituito per lo più da pietre maestose.
Inoltre rappresenta uno strepitoso punto panoramico, da cui si può ammirare in tutta la sua bellezza la città di Cuzco dall’alto.
Un ultimo giro per la città mi permette di vedere un bellissimo negozio che vende solo flauti che è lo strumento principale che usano i musicisti per produrre musica andina e un coloratissimo negozietto di tessuti peruviano.
Ora purtroppo devo salutare questa magnifica città in cui mi sono sentita veramente “a casa” e sicura. Ma credo che tornerò per approfondire alcuni temi legati a riti religiosi antichi tramandati per secoli, come il ricorso a curanderos per guarire malattie fisiche o mentali.
Questo tema mi ha appassionato una volta tornata in Italia, leggendo il libro “La profezia della curandera” di Hernàn Huarache Mamani che vi consiglio.
Arrivederci Cusco, a presto Perù!!
Se volete leggere anche le altre tappe del mio tour in Perù, potete cliccare sui link qui sotto:
Luoghi da vedere in Perù: la Cruz del Condor e Chivay paesino di soli local
Che cosa vedere in Perù. L’isola di Taquile e il Lago Titicaca: finzione o realtà?
Machu Picchu 2.430 metri di altitudine che fanno girar la testa per la bellezza
Suggerimento
Quello che hai appena letto è l’itinerario che ti consiglio per visitare Cusco, ma se non hai voglia di vederla in autonomia su Civitatis potrai trovare vari tour guidati che ti aiuteranno a girare la città al meglio.
Un free tour in cui pagherai la guida per quello che ritieni sia il giusto per il tour:
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