Vi chiederete: “Che cosa vedere vedere a Torino in due giorni?“. Ho creato degli itinerari su misura per chi desidera girare la città in maniera guidata, sia a piedi che con i mezzi pubblici, per vedere il centro e le sue bellezze,
Poiché Torino è molto ben collegata con i mezzi pubblici e la metropolitana, vi indicherò le possibili combinazioni di tram e bus per visitarla in tutta tranquillità.
Cosa vedere a Torino in due giorni? Propongo un itinerario molto interessante e vario per la visita di questa stupenda città che molte volte viene considerata come triste e grigia. Questa è solo una leggenda metropolitana, perché in realtà è una città molto solare e luminosa, ve ne accorgerete quando verrete a visitarla.
Tutti gli itinerari si possono seguire separatamente o insieme, dipende dai giorni che avete a disposizione per la visita.
Per avere degli sconti sui musei vi consiglio la tessera turistica di Torino che include l’accesso gratuito in numerosi musei, sia del capoluogo piemontese che della sua regione:
https://www.civitatis.com/it/torino/tessera-torino-piemonte-card/
ITINERARIO: TEATRO REGIO, VIA PO, PIAZZA VITTORIO, PIAZZA CARIGNANO E CONSERVATORIO
Ho creato per voi una piccola mappa che potete anche scaricare sul link sottostante, così potrete orientarvi meglio e capire dove sono ubicati i monumenti che descrivo nell’articolo. Potete salvarla e poi stamparla per portarvela dietro in formato cartaceo.
Cosa vedere a Torino in due giorni un itinerario tra piazze e musei
Per visitare Torino da Piazza Castello a Piazza Vittorio con i mezzi pubblici.
Per raggiungere Piazza Vittorio partendo da Piazza Castello, recatevi presso la fermata di Piazza Castello e prendete i tram o bus alla fermata Castello verso Gran Madre e scendete alla fermata Vittorio.
Cliccate sul numero del tram o bus soprastanti per vedere il tragitto o andate sul sito ufficiale GTT TORINO: http://www.gtt.to.it/cms/
Teatro Regio il tempio dell’opera lirica
Se vi state chiedendo: “Che cosa vedere a Torino in due giorni?” ecco qui un itinerario per voi.
Da Piazza Castello percorrendo i portici che contornano la piazza, dirigendosi verso via Po e la collina torinese, possiamo ammirare il famoso Teatro Regio dove ogni anno viene proposto in cartellone il meglio della lirica e del balletto. La splendida cancellata che potete osservare all’entrata è stata scolpita in bronzo da Umberto Mastroianni ed è intitolata “Odissea Musicale” in omaggio al teatro lirico. I tre gruppi maggiori raffigurano la Danza, la Tragedia e la Commedia, affiancate da un bassorilievo di maschere e di figure drammatiche. Inoltre la facciata dell’edifico, è stata dichiarata, dal 1997, patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
L’interno del teatro è simile per forma alla cassa di un violoncello e la platea invece ricorda un’ostrica semiaperta e se guardiamo in alto, possiamo ammirare un meraviglioso lampadario composto da 1762 sottilissimi tubi in alluminio che creano un incredibile effetto a stalattite.
Inoltre il teatro offre delle visite guidate al “dietro le quinte” per chi desidera scoprire luoghi che solitamente sono chiusi al pubblico.
Per vedere tutte le iniziative, basta recarsi sul sito ufficiale del teatro e prenotarsi.
Passeggiando sotto i portici di Via Po
Continuiamo la visita passeggiando per via Po, che è una delle strade storiche del centro di Torino e collega Piazza Castello con Piazza Vittorio Veneto. È caratterizzata dai tipici portici torinesi, sotto i quali troviamo numerosi negozi, librerie, alcune bancarelle che vendono libri usati e caffè storici in cui potete fare una pausa e se visitate la città in inverno, assaporare una buona cioccolata calda accompagnata da ottime torte.
Una curiosità riguardo a via Po è che, percorrendola sul lato sinistro, si può notare che i portici sono continui, non subiscono interruzioni in prossimità degli incroci, come invece succede nel lato destro. Fu il re Vittorio Emanuele I di Savoia ad ordinare di erigere i portici in questo modo: così i reali anche in caso di pioggia o di neve non si sarebbero bagnati, recandosi da Palazzo Reale alla chiesa della Gran Madre.
Il simbolo di Torino: la Mola Antonelliana
In questo itinerario su cosa vedere a Torino in due giorni, possiamo ammirare il monumento più fotografato di Torino.
Quasi alla fine di Via Po se girate a sinistra in via Montebello, potrete ammirare il simbolo di Torino: la Mole Antonelliana. Doveva essere una Sinagoga, ma poi fu acquistata dal Comune che ne fece un’opera commemorativa all’unità nazionale.
Ma perché la Mole si chiama così? E’ definita Mole perché fu la costruzione in muratura più alta del mondo, Antonelliana perché la progettò Alessandro Antonelli. Subì negli anni importanti ristrutturazioni con cemento armato e travi di acciaio, per cui essa non può più considerarsi una struttura esclusivamente in muratura.
Ma quanto costa visitare la Mole Antonelliana? Vi consiglio di fare il biglietto al costo di € 8,00 che comprende l’ingresso anche all’ascensore panoramico, perché si gode di una delle viste più belle di Torino.
Il Museo del Cinema: tour virtuale dentro i film che hanno fatto la storia del cinema
Un’informazione: per visitare i musei in tranquillità, potete comprare la “TORINO + PIEMONTE CARD” che vi darà accesso a degli sconti nel poli museali di Torino e Piemonte. Vi lascio il link per potere scegliere quali combinazione si adatta di più alle vostre esigenze:
https://www.turismotorino.org/it/il-tuo-viaggio/le-nostre-card/torinopiemonte-card
Se ancora vi ste chiedendo: “Che cosa vedere vedere a Torino in due giorni?” sappiate che la Mole Antonelliana è anche sede del Museo del Cinema, luogo suggestivo e magico che non dovete perdervi. L’intero percorso si sviluppa a spirale verso l’alto su più livelli espositivi, ripercorrendo la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri, grazie ad un moderno itinerario interattivo: dal teatro d’ombre alle prime affascinanti lanterne magiche che hanno costituito la preistoria della “settima arte” ai più spettacolari effetti speciali dei nostri giorni.
Quando vado a visitare il Museo del Cinema, mi sembra sempre di entrare in un’altra dimensione perché si respira un’aria magica. Si può passeggiare tra i vari tabelloni che ripercorrono la storia del cinema descrivendone trame e personaggi, guardare il film muto in bianco e nero girato dai fratelli Lumiere, sdraiarsi su un letto gigante alla cui sommità si possono vedere sequenze di vecchi film, fino ad arrivare nella piazza centrale in cui sono presenti delle poltrone sulle quali ci si può sdraiare e guardare un film sul maxi schermo proprio come al cinema.
Il Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto
Quasi alla fine di via Po, sulla sinistra potete trovare il Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto. Sono presenti sempre delle mostre temporanee molto interessanti, ma assolutamente merita una visita anche solo per ammirare lo “Scrigno” che è ritenuto dalla critica internazionale “il mobile più bello del mondo“, realizzato da Pietro Piffetti il più celebre degli ebanisti piemontesi del Settecento.
Vi assicuro che è veramente un capolavoro di intarsi che vi lascerà a bocca aperta e vi consiglio di non perderlo!!
Piazza Vittorio Veneto una della piazze più grandi d’Europa
Per continuare ad ammirare il centro di Torino in due giorni, ora approdiamo nella magnifica Piazza Vittorio Veneto altro incantevole luogo di ritrovo per eccellenza dei torinesi, non solo perché pieno di locali in cui potrete assaggiare dei buonissimi aperitivi accompagnati da squisiti stuzzichini con una minima spesa, ma perché rimarrete affascinati dalla splendida vista che si gode dalla piazza sulla collina torinese.
Se arrivate nella golden hour cioè all’ora del tramonto, attraversate la piazza fino a raggiungere ponte Vittorio Emanuele che collega la piazza alla Gran Madre e potrete godere un tramonto mozzafiato affacciati sul fiume Po con la cornice della collina come sfondo, a destra il Monte Dei Cappuccini e in lontananza sulla destra la Basilica di Superga.
Una curiosità: pare che all’interno del pilastro centrale del ponte, in piena costruzione, sia stato murato un vero tesoro: 89 monete di oro, argento e bronzo coniate per celebrare le gesta e le conquiste dell’allora Imperatore Napoleone, un metro in argento massiccio e due targhe in metallo. Le monete furono poi chiuse dentro a uno scrigno di legno mentre il metro e le tavolette in un tubo di vetro lavorato. Furono inseriti entrambi in un contenitore di piombo, resistente al peso della costruzione, incastonato nel pilone centrale del ponte che ancora oggi conserva questo tesoro.
La basilica della Gran Madre e il Santo Graal
Per continuare a scoprire che cosa vedere a Torino in due giorni, percorrete il ponte fino in fondo andate a visitare la Gran Madre la basilica più famosa della città di Torino. perché legata alla leggenda del Santo Graal. La Chiesa fu costruita per celebrare il ritorno di Vittorio Emanuele I di Savoia dopo la sconfitta di Napoleone. Il progetto fu opera dell’architetto Ferdinando Bonsignore che diede alla chiesa forme e proporzioni ispirate dichiaratamente a quelle del Pantheon di Roma. Infatti proprio l’iscrizione “La nobiltà e il popolo di Torino per il ritorno del re” la fanno più assomigliare ad un momento pagano che non ad una Chiesa Cristina.
L’interno è un vero proprio gioiellino che ospita quattro bassorilievi realizzati da diversi scultori che raffigurano la vita della Vergine e poi se alzate gli occhi non potrete che rimanere incantati dalla meravigliosa cupola.
All’uscita possiamo notare che alla base della scalinata sono presenti due statue, rappresentanti la Fede e la Religione. Secondo alcuni esoterici, la basilica della Gran Madre è di fondamentale importanza in quanto la statua che rappresenta la religione regge nella mano levata un calice e guarda in una direzione: quella in cui sarebbe nascosto il Sacro Graal ovvero il calice che Gesù usò per consacrare il vino durante l’Ultima Cena. Molte supposizioni si sono fatte strada negli anni, anche se l’ipotesi che sia da qualche parte a Torino, non è ancora stato confermata da nessun ritrovamento!
Piazza Carlo Alberto sede della biblioteca Nazionale
Continuando a scoprire che cosa vedere a Torino in due giorni, se tornate verso via Roma potrete imbattervi in piazza Carlo Alberto famosa per essere la sede della biblioteca Nazionale, ma anche per un aneddoto curioso.
Per sei mesi il filosofo Nietzsche si trasferì a Torino, magnificando in alcune lettere che spedì ai suoi amici le bellezze della città. Affittò per 30 lire al mese un appartamento ammobiliato in via Carlo Alberto 6 da due coniugi che gestivano un’edicola nell’omonima piazza. Inoltre qui terminò la stesura del suo capolavoro “Ecce homo“. Ma la permanenza del filosofo è ricordata anche in relazione ad un racconto a metà tra mito e realtà. Nietzsche vedendo un cocchiere fustigare a sangue il proprio cavallo, inveì furibondo contro l’uomo abbracciando e baciando l’animale. Caduto poi a terra in preda a spasmi, il filosofo cominciò ad urlare a squarciagola d’essere il nuovo “Dioniso” e il nuovo “Signore di Torino”.
Un’altra curiosità: l’attuale piazza nei tempi antichi costituiva il giardino dei Principi Savoia Carignano, luogo lussureggiante grazie alla rigogliosa vegetazione e completamente privato. Venne convertito a metà dell’Ottocento in piazza pubblica.
La Galleria Subalpina antica area commerciale riservata allo svago borghese
Se prendete i portici che ci trovano in Piazza Carlo Alberto e li percorrete fino al fondo vedrete che ci sono dei gradini, salite e vi troverete nella Galleria Subalpina, che fu progettata da Pietro Carrera alla fine del 1800, esempio di primo piccolo centro commerciale dell’epoca.
Ora possiamo trovare vari negozi di antiquariato e il celebre caffè storico Baratti & Milano caratterizzato da un arredamento raffinato grazie all’ampio uso di specchi, marmi, bronzi, dorature e stucchi. Potrete sedervi a prendere un caffè macchiato o un bicerin. I prezzi sono leggermente al di sopra della media, ma ne vale la pena perché vi sembrerà di essere trasportati in un’altra epoca!!
Qui troviamo anche “Il Cinema Romano” che è il più antico cinema torinese, aperto nel 1905 come cinema Lumière e poi a lungo teatro del varietà.
Una curiosità: all’interno della Galleria Subalpina sono state girate alcune scene di vari film tra cui:
- “Quattro mosche di velluto grigio” di Dario Argento
- “La donna della domenica” di Luigi Comencini
- “Un colpo all’italiana” di Peter Collinson
Palazzo Carignano mirabile esempio del barocco Piemontese
Proseguendo in questo itinerario su cosa vedere a Torino in due giorni, ammiriamo una della piazze più belle di Torino – Piazza Carignano – che è un meraviglioso esempio di barocco Piemontese, conserva un’atmosfera romantico-bohemien e dalla quale si accede al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
La facciata di Palazzo Carignano in cotto dall’andamento curvilineo, progettata da Guarino Guarini, è uno degli esempi più belli di architettura barocca piemontese nonché sito Unesco dal 1997. Profondamente rinnovato in occasione delle celebrazioni per il Centocinquantenario dell’Unità d’Italia, vi consiglio di visitare il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, perché solo qui potrete vedere due aule parlamentari originali: la Camera del Parlamento Subalpino, l’unica in Europa tra quelle nate dalle costituzioni del 1848 ad essere sopravvissuta integra e la maestosa aula destinata alla Camera del Parlamento del Regno d’Italia.
Due curiosità. Prima: i membri dei Savoia consideravano Palazzo Carignano come la vera dimora di famiglia, perché Palazzo Reale era usato solo come residenza ufficiale e sede dei ricevimenti. Infatti qui nacque Carlo Alberto che lo abitò per più di trent’anni.
Seconda: quando ci fu il restauro, tutto fu mantenuto come nell’ultima seduta del 1860 e perfino l’orologio e il datario sono fermi a quel giorno.
Museo Egizio il più antico museo al mondo dedicato alla cultura Egizia e ai suoi papiri
In questo itinerario su cose vedere in due giorni non poteva mancare il Museo Egizio di Torino che fu fondato nel 1824 e fu inizialmente utilizzato per esporre le opere ritrovate da Bernardino Drovetti grande ricercatore e collezionista di antichità. In seguito fu acquistato dal re Carlo Felice e nel tempo la collezione è cresciuta fino a comprendere 40.000 reperti. Oggi è considerato il più importante museo al mondo sulla storia egizia dopo quello del Cairo.
Alcune curiosità: qui si può vedere il papiro che racconta lo sciopero più antico della storia, messo in atto dagli operai che stavano costruendo la tomba del faraone Ramesse III. Potrete inoltre ammirare il papiro più famoso del mondo ovvero il Libro Dei Morti in cui erano contenute le istruzioni dettagliate per effettuare il passaggio verso l’aldilà e in cui era illustrato il momento dalla pesatura dell’anima del defunto da parte di Osiride, da cui dipendeva l’accesso o meno alla vita eterna. Inoltre è presente un papiro erotico che attira sempre qualche visitatore curioso con le sue immagini piuttosto esplicite e il testo ironico.
Infine se volete visitare la collezione in autonomia, vi consiglio di noleggiare la video-guida realizzata dal direttore del museo Christian Greco, profondo conoscitore del mondo egizio, al cui interno potrete ascoltare anche qualche aneddoto interessante raccontato proprio da lui in persona. Il museo inoltre per rendere più facile la comprensione dell’antico mondo egizio, organizza molte attività sia per adulti che per i bambini.
Per le prenotazioni alle visite e agli eventi, tenete d’occhio il sito ufficiale del museo www.museoegizio.it.
Il Conservatorio scuola dell’eccellenza musicale torinese
Stiamo per finire l’itinerario che vi sta portando alla scoperta di cosa vedere a Torino in due giorni.
Percorrete via Lagrange primaria via dello shopping in cui troverete i più prestigiosi marchi d’alta moda, poi girate in via Mazzini e potrete facilmente approdare in piazza Bodoni dove si trova il Conservatorio Giuseppe Verdi, scuola d’eccellenza e di alta formazione per tanti giovani musicisti che vogliono fare della musica una professione.
Una curiosità. Cosa c’era prima in questa piazza? Essa è al centro di molteplici vicende sulla sua destinazione d’uso. Potrà sembrare strano ma dove adesso risuonano dolci note musicali, un tempo non c’era altro che grida di ambulanti che volevano vendere la loro merce perché nell’Ottocento ospitava il “Mercato dei Commestibili “. Nel 1866 l’amministrazione locale decise di costruire un padiglione coperto in ferro e muratura tinteggiato di rosso che conteneva i banchi del mercato. E poiché vicino alla pizza si trovava anche un frequentatissimo lavatoio pubblico le famiglie benestanti, che risiedevano nel nuovo borgo, si lamentarono per anni delle urla e del via vai della gente che affollava la piazza, ma il mercato fu abolito solo nel 1928.
Si decise allora di dare vita al Conservatorio e fu costruito un edificio monumentale, in stile neo-classico con all’interno particolari in stile Liberty. Ma la perla è senza dubbio il salone da concerto, che è stato dichiarato il migliore ambiente acustico di Torino.
Rito da eseguire assolutamente nel periodo estivo, è prendersi un aperitivo o mangiare una pizza nei vari dehors che ora compongono la piazza.
La Chiesa di San Massimo dedicata al primo vescovo di Torino
Sono capitata per caso una mattina davanti a questa Chiesa che fortunatamente era aperta ed ho potuto ammirare la stupenda pala della Natività della Vergine del Leganino. Ma ciò che più mi ha colpito è stata la facciata costruita come se fosse un tempio ed adornata da imponenti statue dei profeti.
Una curiosità: nell’abside opera di Francesco Gonin si trova San Massimo che predica ai torinesi, incitandoli a difendersi da Attila il famigerato re degli Unni.
Se volete continuare la visita di Torino, potete anche leggere l’articolo:
Cosa vedere a Torino in un giorno: piazza San Carlo, piazza Castello e Duomo
SUGGERIMENTO
Quello che hai appena letto è l’itinerario che ti consiglio per visitare Torino, ma se non hai voglia di vederla in autonomia su Civitatis potrai trovare vari tour guidati che ti aiuteranno a girare la città al meglio.
Un free tour in cui pagherai la guida per quello che ritieni sia il giusto per il tour:
https://www.civitatis.com/it/torino/free-tour-torino/
Scopri la residenza principale dei Savoia con la visita guidata del Palazzo Reale:
https://www.civitatis.com/it/torino/visita-palazzo-reale-torino/
Tour della Torino magica:
https://www.civitatis.com/it/torino/tour-misteri-leggende-torino/
E come sempre, vi lascio con una playlist di buona musica – questa volta in stile anni ’80/’90 – da ascoltare mentre fate il tour: