Un venerdì sera tornata da lavoro sono andata a fare una passeggiata in via Po ed ho notato che era aperta una Chiesa che mi ha sempre incuriosito, perché incastonata tra le case di una delle vie più importanti della città: la Chiesa di San Francesco Da Paola a Torino.

Chiesa di San Francesco Da Paola

Entro, inizio a fare un po’ di foto e vedo una persona che mi guarda, continuo a scattare ma poi mi avvicino al signore che decide di presentarsi: “Ciao io sono il parroco, hai bisogno di aiuto?”. Io gli rispondo: “Piacere, vorrei fare un reportage sulla Chiesa, può fornirmi delle informazioni?”. Soddisfatto mi risponde: “Si, felice di esserti utile!”.

Questa Chiesa che si chiama San Francesco da Paola, è stata costruita grazie alle generose elargizioni di Cristina di Francia, del principe cardinale Maurizio di Savoia ed è l’unico elemento rimasto dell’antico complesso architettonico del convento dei Minimi, l’ordine religioso fondato da San Francesco da Paola e soppresso nei primi anni dell’800. A causa di ciò, per un breve periodo l’intera area fu oggetto di degrado, ma tra il 2008 e il 2018 fu quasi interamente restaurata.

La facciata ha subito diversi cambiamenti ed è diventata molto più sobria rispetto al progetto iniziale. È costituita nella parte sovrastante da un frontone triangolare e nella parte sottostante da un finestrone barocco che ospita uno stemma marmoreo con la croce sabauda del duca Vittorio Amedeo I, intrecciata con i gigli di Maria Cristina di Francia.

L’interno è veramente stupefacente perché costituito da preziosi marmi policromi che incastonano l’altare maggiore, i dipinti, i confessionali, l’organo e la bellissima cappella della beata Vergine Maria Ausiliatrice.

L’altare maggiore

L’altare maggiore della chiesa di San Francesco Da Paola, fu progettato dall’architetto Amedeo di Castellamonte e realizzato tra il 1653 e il 1665 ed è costituito da quattro colonne tortili in marmo policromo che incorniciano una pala raffigurante la gloria di San Francesco da Paola, nella quale è raffigurato il Santo che sale in cielo circondato dagli angeli che lo sorreggono.

Altare Chiesa San Francesco Da Paola

In basso ritroviamo Cristina di Francia inginocchiata in atto di supplica per ottenere in dono la maternità e come ringraziamento i suoi due figli.

La cappella della Beata Vergine Maria

Quando sono entrata nella chiesa di San Francesco Da Paola, dopo aver dato una prima occhiata in generale, sono stata attratta come da una forza maggiore dalla cappella della Beata Vergine Maria. È costituita da un altare sopra il quale si trova una nicchia dorata al cui interno è collocata la statua della Madonna del Buon Soccorso con in braccio il bambino Gesù.

La cappella della Beata Vergine Maria

La storia narra che Don Bosco spesso venisse a pregare in questa cappella la stessa Madonna alla quale in seguito, dedicherà il santuario di Maria Ausiliatrice in Valdocco.

Se siete curiosi potete andare a leggere la storia nel mio articolo sulla Basilica di Santa Maria Ausiliatrice.

La cappella della Santissima Trinità

I padri minimi donarono nel 1694 una delle cappelle al marchese Morozzo della Rocca che la allestirà a sue spese. Gli verrà così concesso non solo di realizzare le sepolture della sua famiglia al di sotto della sua cappella, ma anche di poter ampliare le tombe che si trovavano sotto la chiesa.

La cappella della Santissima Trinità

Nella cappella è presente una bellissima pala d’altare dipinta da Andrea Martinez, nipote di Juvarra, che raffigura il Transito di San Giuseppe assistito da Gesù e da Maria.

All’interno della chiesa di San Francesco Da Paola sono presenti altre quattro cappelle barocche che vi consiglio di ammirare quali: la cappella di santa Genoveffa, la cappella di San Michele, la cappella del Crocifisso e la cappella dell’Immacolata Concezione.

Organo

Inoltre se vi girate verso il fondo della chiesa potrete ammirare il bellissimo organo che è stato donato nel 1687 dal conte Amoretti come segno di devozione verso San Francesco da Paola.

La Sacrestia

Gentilmente il parroco mi ha fatto anche visitare la Sacrestia per farmi ammirare un ambiente unico nel suo genere, arredato con ampi armadi barocchi in legno e un lavatoio ancora funzionante.

La sacrestia

Inoltre è presente un grande dipinto che raffigura Il Sacro Cuore di Gesù e sono qui conservati gli unici due dipinti superstiti da una serie di quattordici ovali che ornavano le porte dell’ex dormitorio.

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