Questo itinerario che consiste in una breve visita di Torino tra piazze e palazzi storici, vi farà addentare nei meandri della simbologia esoterica di cui questa città è impregnata.
Vi chiederete: “Che cosa c’è da vedere a Torino?”. Ho creato degli itinerari su misura per chi desidera fare una passeggiata guidata sia a piedi che con i mezzi per vedere innanzitutto il centro e le sue bellezze.
Poiché Torino è molto ben collegata con i mezzi pubblici e con la metropolitana, vi indicherò le possibili combinazioni di tram e bus per visitarla in tutta tranquillità.
Ho creato per voi una piccola mappa che potete anche scaricare sul link sottostante, così potrete orientarvi meglio e capire dove sono ubicati i monumenti che descrivo nell’articolo. Potete salvarla e poi stamparla per portarvela dietro in formato cartaceo.
Per aprire e stampare la mappa scaricabile, cliccate sul link qui sotto:
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Un breve giro a Torino tra piazze e palazzi storici
Piazza Solferino
Per arrivare con i mezzi pubblici
In questa breve visita di Torino come primo luogo ammiriamo piazza Solferino.
Per arrivarci con i mezzi pubblici da Porta Nuova dovete recarvi in Corso Re Umberto e poi prendere i bus 14 o 63 in direzione Solferino e scendere al capolinea.
Il nome Piazza Solferino deriva dal comune di Solferino in provincia di Mantova dove fu combattuta la famosa battaglia il 24 giugno del 1859, nella quale le truppe franco-piemontesi vinsero contro gli austriaci durante la seconda guerra d’indipendenza.
Mentre oggi la piazza si trova in pieno centro, nell’antichità delimitava i confini meridionali dell’antico Castrum Romano ovvero la periferia della città. Era conosciuta prima come piazza del mercato del legno, poi come piazza del bosco ed inoltre come piazza dei combustibili.
Nella piazza troviamo vari monumenti degni di nota.
- Innanzitutto la fontana Angelica costituita da quattro gruppi di statue che rappresentano le stagioni. Fu voluta dal ministro Bajnotti come omaggio alla memoria dei suoi genitori. Egli voleva che fosse costruita in piazza San Giovanni, ma lo scultore incaricato della sua realizzazione – Giovanni Riva – ritenne opportuno spostarla in piazza Solferino e venne infine inaugurata nel 1929.
Questa statua è famosa per la sua presunta simbologia esoterica. Le statue poste sulla fontana, rappresentano le quattro stagioni. Le due statue femminili riproducono la primavera e l’estate e rappresentano il sacro e l’amore. Invece le statue maschili ritraggono l’autunno e l’inverno riprodotti dai leggendari guardiani delle colonne d’Ercole. L’acqua che sgorga rappresenta la conoscenza. Ai piedi della statua troviamo delle pigne la cui struttura a scaglie è simbolo di fratellanza, concetto già presente nell’estate in cui sono raffigurate l’uva e delle melagrane. Infine i semi contenuti nelle pigne rappresentano la conoscenza esoterica riservata solo a pochi eletti.
2. Di fianco alla fontana sulla destra troviamo il Teatro Alfieri uno dei più frequentati della città.
3. Il monumento equestre dedicato a Ferdinando di Savoia duca di Genova.
Molto suggestivo, fu costruito per ricordare la sanguinosa battaglia di Novara, rappresentando il cavallo ferito mentre si sta accasciando al suolo per il dolore. Il combattimento si concluse con la vittoria del maresciallo Radetzky che era a capo dell’esercito imperiale austriaco, che sconfisse l’esercito piemontese nella battaglia della Bicocca. Una curiosità: ogni anno a Novara viene celebrata la battaglia con rievocazione storica in costume.
4. Poco distante troviamo il monumento che ritrae Giuseppe Farina nell’atto di leggere un documento. La statua commemora il patriota risorgimentale che contribuì all’unificazione nazionale e fu anche scrittore e politico.
5. Alla sinistra si trova una gigantesca testa di donna in bronzo dal peso di quasi 2 tonnellate che si chiama Hoy es Hoy del messicano Javier Martin che celebra due aspetti umani: quello intellettuale e quello emotivo.
Palazzo Scaglia di Verrua
Per continuare una breve visita di Torino tra piazze e palazzi storici, da Piazza Solferino recatevi in via Cernaia che è la grande strada in cui passano bus e tram ed auto davanti alla statua Angelica, alla prima traversa girate a sinistra e vi ritroverete in via Stampatori. Arrivate al numero 4 e riconoscerete Palazzo Scaglia di Verrua.
Merita una visita perché è l’unico palazzo cinquecentesco a conservare l’aspetto rinascimentale originario, senza essere mai stato modificato. Giacomo Solaro generale delle finanze tra il 1590 e il 1600 iniziò a comprare porzioni della casa che appartenevano ad altri proprietari e nel 1603 commissionò ad Antonino Parentani di affrescare sia la parte esterna che il cortile. Ancora oggi sono visibili gli affreschi colorati che rappresentano scene allegoriche, paesaggi e blasoni.
Palazzo Saluzzo Paesana
Palazzo Saluzzo Paesana che occupa un intero isolato tra via Garibaldi e l’incrocio con via della Consolata, fu voluto da Baldassarre Saluzzo di Paesana e progettato da Gian Giacomo Plantery tra il 1715 e il 1722, che lo concepì come una seconda reggia per far concorrenza a Palazzo Reale.
Entrando troviamo un enorme cortile che ospitava le scuderie e gli alloggi per la servitù ed ai piani superiori si trovavano gli appartamenti sia in vendita che in affitto, che ospitavano famiglie altoborghesi.
Ora le sale settecentesche del palazzo accolgono mostre d’arte, concerti ed attività culturali. Sono spesso allestite mostre d’arte contemporanea personali e collettive.
Infine una curiosità un po’ macabra. Fu ritrovato nelle cantine del palazzo il cadavere di una bambina che era sparita pochi mesi prima. Dopo varie indagini fu trovato il colpevole che era Giovanni Gioli, addetto alla raccolta della spazzatura del palazzo. L’incriminato subì un processo che non portò alla pena di morte, come tutti i cittadini ed istituzioni avrebbero desiderato, ma ad una condanna a 25 anni di carcere nel quale Gioli morì dopo soli otto anni.
Piazza Statuto
Ultima tappa per una breve visita di Torino tra piazze e palazzi storici visitiamo Piazza Statuto.
Per raggiungere piazza Statuto con i mezzi pubblici da Porta Nuova ci sono due opzioni:
1) metropolitana linea A verso Fermi Scendete a XVIII dicembre e fare una breve passeggiata a piedi
2) Bus 52, direzione Scialoja scendere a Cernaia poi vi recate in via Cernaia e prendete il tram 13 o i bus 55 – 56 – 72 e scendete alla fermata XVIII dicembre
3) Da Piazza Castello: tram 13 o bus 55 – 56 e scendete alla fermata XVIII dicembre
Piazza Statuto ha una forma allungata ed è circondata da portici di epoca reale, che permettevano ai Savoia di fare una passeggiata anche con la pioggia.
Al centro si trova la fontana del Traforo del Frejus costruita da pietre che provengono proprio dal traforo medesimo, voluta dal Conte di Veglio presidente dell’Accademia delle Belle Arti. In cima si trova il Genio Alato che portava sul capo una stella a cinque punte simbolo di conoscenza e ai piedi le statue dei Titani che raffiguravano l’allegoria di come la forza della ragione (il genio alato) abbia la meglio sulla forza bruta (i titani). Una seconda interpretazione vedrebbe nelle statue stanche dei Titani la rappresentazione della sofferenza dei lavoratori che costruirono il traforo del Frejus, quindi un monumento commemorativo.
Una curiosità: la stella bronzea in capo all’angelo cadde a causa di un forte temporale e non fu più ritrovata, né sostituita.
Se rimanete a Torino per più giorni, utilizzate gli altri itinerari per visitare il centro di Torino: