Se andate a vistare la bella Torno è quasi d’obbligo una visita al MAO acronimo di Museo D’Arte Orientale che è una struttura relativamente giovane tra i musei torinesi.
Infatti quando e istituzioni locali hanno cercato di organizzare le collezioni orientali che si trovavano nel museo civico d’arte antica in una nuova sede, il Comune di Torino dal 2008 ha messo a disposizione Palazzo Mazzonis dove hanno trovato dimora circa 1500 opere, suddivise in 5 sezioni.
Il Mao, devo essere sincera, è uno dei miei musei preferiti, perché quando si entra si è subito avvolti da una sensazione di pace e serenità, grazie anche alla progettazione dell’atrio, in cui si trovano due giardini zen con sabbia e muschio che introducono il visitatore alle successive sale tematiche.
Cosa contiene il Museo d’Arte Orientale
- Il primo piano ospita le gallerie dell’Asia Meridionale, Sud Est Asiatico, Cina e prima parte del Giappone.
- Il secondo piano ospita interamente il Giappone.
- Al terzo piano si trova la sezione Himalayana.
- Il quarto piano è dedicato all’arte islamica.
Le sezioni che più mi affascinano ogni volta che vado a visitarlo, sono quella indiana in cui sono presenti varie statue del Buddha, sculture in pietra e in bronzo e i fregi del grande stupa di Butkara e poi quella giapponese in cui è presente una statua grandiosa: Kongo Rikishi che rappresenta uno dei guardiani del tempio e della dottrina buddhista. Se dovessi descriverlo mi verrebbero subito in mente due parole: energia e prestanza fisica. Credo che sia una delle statue più imponenti e paurose che io abbia mai visto. Infatti è caratterizzato da lineamenti quasi diabolici con occhi esorbitanti e un corpo nudo su cui spiccano i muscoli guizzanti e sembra essere pronto a fermare chiunque non sia adatto ad entrare nel tempio.
Per maggiori informazioni e prenotazioni, visitate il sito ufficiale: https://www.maotorino.it/it