Arezzo, incastonata tra le colline toscane è una città che sa incantare con la sua bellezza senza tempo. Ideale per un weekend all’insegna dell’arte e di angoli nascosti da scoprire, Arezzo offre un perfetto connubio di storia e fascino.
Ecco un itinerario dettagliato per scoprire cosa vedere ad Arezzo in due giorni, immergendosi nell’atmosfera unica di questa città.
Giorno 1: il centro storico e artistico di Arezzo
1. Basilica di San Francesco e il ciclo di affreschi di Piero della Francesca
A piedi dalla stazione la prima chiesa che potrai ammirare è la Basilica di San Francesco, un capolavoro gotico famoso in tutto il mondo per ospitare il ciclo di affreschi La Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Questi dipinti, unici per la loro prospettiva e luminosità, raccontano una storia mistica e coinvolgente.
L’entrata è a pagamento. Info sul sito museiarezzo.it
Suggerimento speciale: Prenota la visita in anticipo, per ammirare gli affreschi in tranquillità e immergerti nella loro bellezza.
2. Piazza Grande: il cuore medievale
Piazza Grande è il fulcro della città, un luogo che sembra uscito da un dipinto rinascimentale. Con il suo pavimento in pendenza e gli edifici storici che la circondano, questa piazza è famosa per la Giostra del Saracino e per essere stata il set del film La vita è bella di Roberto Benigni.
Qui potrai ammirare:
- Il Palazzo delle Logge progettato da Giorgio Vasari con i suoi eleganti portici.
- Il Palazzo della Fraternità dei Laici un elegante edificio in parte gotico ed in parte rinascimentale il cui elemento di spicco è l’orologio astronomico cinquecentesco collocato sulla cima del campanile. E’ un’opera unica nel suo genere, perchè si tratta dell’unico orologio astronomico in Italia con un quadrante di oltre due metri di diametro ed è l’ultimo al mondo ancora con la carica manuale. Il meccanismo, oltre a far muovere la lancetta, mette in movimento anche il Sole e la Luna, che ruotano attorno alla Terra, immobile al centro secondo il modello tolemaico. Di particolare pregio è la sfera della Luna, progettata per ruotare su se stessa e mostrare le diverse fasi lunari del mese.
- Il Palazzo del Tribunale facilmente riconoscibile dalla scenografica scalinata semi-circolare e risalente al XVII secolo.
- La Pieve di Santa Maria Assunta sulla piazza si affaccia l’abside della pieve che vi lascerà senza fiato per la bellezza, mentre grazie all’ingresso sul lato opposto in corso Italia possiamo ammirare all’interno lo splendido polittico del pittore senese Pietro Lorenzetti, realizzato in tempera e oro su tavola nel 1320 e sormontato da una pala d’altare. Invece sulla destra del presbiterio è collocata una tela del XIX secolo raffigurante San Giuseppe, la Vergine con il Bambino, Santa Elisabetta e San Giovannino.
Consiglio romantico: fai una pausa in uno dei caffè della piazza per ammirare il tramonto mentre il sole dipinge le facciate di una calda luce dorata.
3. Cattedrale dei Santi Pietro e Donato: un luogo di pace e bellezza
Il Duomo dei Santi Pietro e Donato, principale luogo di culto cattolico di Arezzo, si erge in cima al colle di San Pietro, nella parte alta della città e l’entrata è gratuita.
La sua storia risale al 1203, quando Papa Innocenzo III ordinò il trasferimento della cattedrale dalla cittadella vescovile sulla collina del Pionta all’interno delle mura cittadine. Inizialmente fu utilizzata la chiesa di San Pietro Maggiore, ma grazie al lascito di Papa Gregorio X, morto in città nel 1276 di ritorno dal Concilio di Lione, nel 1277 ebbero inizio i lavori per il nuovo duomo gotico, sotto la guida del vescovo Guglielmino degli Ubertini. La costruzione fu interrotta nel 1289 dopo la sconfitta nella Battaglia di Campaldino, riprendendo solo agli inizi del Trecento.
L’interno del Duomo: un viaggio tra arte e fede
L’interno a tre navate custodisce un ricchissimo patrimonio artistico. Tra le opere principali:
- Parete sinistra:
- Fonte battesimale esagonale, decorato con un bassorilievo del Battesimo di Gesù attribuito a Donatello.
- Cappella della Madonna del Conforto, capolavoro neoclassico ospita una maiolica con la Madonna del Conforto. Quest’opera è legata al miracolo che nel febbraio 1796 pose fine a una serie di scosse di terremoto. La cappella è arricchita da terracotte invetriate di Andrea della Robbia e della sua bottega, oltre a due grandi tele: Giuditta mostra al popolo la testa di Oloferne (1803) di Pietro Benvenuti e Abigail placa l’ira di David (1806) di Luigi Sabatelli.
- Martirio di San Donato (1794) di Pietro Benvenuti.
- Cappella Ubertini, con una statua lignea della Madonna con il Bambino del XIII secolo e affreschi delle Storie dei Santi Anna e Giuliano (1320-30) di Gregorio e Donato d’Arezzo.
- L’organo del 1536 di Luca da Cortona, con basamento in pietra disegnato da Giorgio Vasari, che progettò anche il coro ligneo del 1554.
- Il Cenotafio di Guido Tarlati (1330), opera marmorea di Agostino di Giovanni e Agnolo di Ventura.
- La cappella absidale di sinistra ospita i resti mortali di Papa Gregorio X.
- L’affresco di Piero della Francesca, Santa Maria Maddalena (1459), capolavoro del Rinascimento.
- Altare maggiore:
- Qui si trova la magnifica Arca di San Donato in marmo, realizzata tra il 1364 e il 1375 da Giovanni di Francesco, Betto di Francesco e altre maestranze aretine e fiorentine, che custodisce le reliquie del patrono di Arezzo.
- Parete destra:
- Tre affreschi di grande valore:
- Crocifisso tra San Michele Arcangelo, la Madonna, San Giovanni Evangelista e San Francesco (1334) del Maestro del Vescovado.
- Madonna con il Bambino e Storie dei Santi Iacopo il Maggiore e Cristoforo (1340-60) di Andrea di Nerio.
- Madonna con il Bambino in trono tra santi (1321-27) di Buonamico Buffalmacco.
- Tre affreschi di grande valore:
- Volte e vetrate:
- Le prime tre volte, affrescate da Guillaume de Marcillat (1520-26), illustrano scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, come le splendide vetrate della navata destra. Le altre tre volte furono dipinte tra il 1660 e il 1664 da Salvi Castellucci.
Dettaglio romantico: cammina tra le navate in silenzio e lasciati avvolgere dalla pace del luogo.
4. Passeggiata al Parco della Fortezza Medicea
Nel pomeriggio, dirigiti alla Fortezza Medicea, una struttura militare che domina la città. Passeggia tra le sue mura e goditi una vista spettacolare sulla campagna toscana.
Dettaglio romantico: al tramonto, il panorama diventa magico, perfetto per una foto di coppia o un momento di riflessione.
Giorno 2: arte, mercati e angoli nascosti
1. Casa Vasari: l’eleganza di un artista
Inizia il secondo giorno con una visita a Casa Vasari, la dimora del celebre artista e architetto Giorgio Vasari. Ogni stanza è decorata con affreschi che riflettono l’amore dell’artista per la bellezza e la natura.
Perché visitarla: è una finestra sulla vita privata e artistica del Rinascimento.
2. Casa del Petrarca: un tuffo nella poesia
La casa natale di Francesco Petrarca, uno dei padri della poesia italiana, è un luogo dove respirare la cultura e la storia. Al suo interno troverai mostre e documenti legati alla vita e alle opere del poeta.
Suggerimento: lasciati ispirare dalle sue parole, passeggiando per le stanze intrise di poesia.
3. Anfiteatro Romano e Museo Archeologico
Scopri l’Anfiteatro Romano, un luogo che riporta alla luce le origini antiche della città. Accanto, il Museo Archeologico ospita reperti etruschi e romani che testimoniano la ricca storia del territorio.
4. Passeggiata tra botteghe e antiquari in corso Italia
Arezzo è famosa per il suo mercato dell’antiquariato, che si tiene ogni primo weekend del mese, ma anche nei giorni normali potrai scoprire botteghe che vendono oggetti vintage, gioielli e ceramiche.
Corso Italia è una delle strade più caratteristiche e affascinanti della città. Questo viale pedonale attraversa il centro storico, collegando Piazza San Francesco con Piazza Grande e rappresenta un luogo perfetto per una passeggiata tra arte, shopping e sapori locali.
Consiglio: fermati in una bottega di dolci per provare i cantucci con il vin santo, una delle prelibatezze della zona.
Cosa mangiare ad Arezzo
Arezzo offre una cucina ricca di sapori tradizionali che riflettono le sue radici toscane. Ecco alcune delle prelibatezze tipiche da non perdere:
Antipasti
- Crostini neri: fette di pane toscano senza sale spalmate con un paté di fegatini di pollo, capperi e acciughe. Un classico saporito.
- Affettati e salumi toscani: prosciutto crudo, finocchiona, soppressata e capocollo, accompagnati da pecorini locali.
Primi piatti
- Pici all’aglione: pasta fatta a mano condita con un sugo a base di aglio, pomodoro e olio extravergine d’oliva.
- Ribollita: zuppa di pane raffermo e verdure, come cavolo nero e fagioli, tipica delle campagne toscane.
- Acquacotta: minestra rustica a base di verdure e pane, arricchita con un uovo cotto sopra.
Secondi piatti
- Chianina alla brace: bistecca di carne Chianina, razza bovina originaria della Valdichiana, cucinata al sangue e servita semplicemente con sale e olio.
- Peposo all’imprunetina: stufato di carne di manzo cotto a lungo con vino rosso, pepe nero e pomodoro.
Contorni
- Fagioli all’uccelletto: Fagioli cannellini cotti con pomodoro, aglio e salvia.
- Torta salata di verdure: Una torta rustica con bietole, spinaci o altre verdure di stagione.
Dolci
- Gattò aretino: dolce di mandorle, zucchero e spezie, simile al croccante, perfetto da accompagnare con il Vin Santo.
- Cantucci e Vin Santo: i famosi biscotti secchi toscani da inzuppare nel vino dolce locale.
- Panforte: tipico di Siena ma diffuso anche ad Arezzo, è un dolce a base di miele, mandorle, spezie e frutta candita.
Consigli pratici per il tuo weekend ad Arezzo
- Come muoversi: Arezzo è ben collegata con il treno a Firenze. Il centro è facilmente visitabile a piedi, permettendoti di godere di ogni angolo della città e dei suoi meravigliosi monumenti.
Consigli PLUS
Se desideri provare fare un’esperienza diversa che includa la visita a laboratori di artigianato locale, puoi prenotare qui sotto la tua visita:
tour privato della cultura e dell’artigianato di Arezzo
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